Produzione guarnizioni industriali: gomma compatta o espansa?

La produzione di guarnizioni industriali e di articoli tecnici è caratterizzata dall’impiego di svariati materiali, sebbene ce ne sia uno in particolare utilizzato più degli altri. Stiamo parlando della gomma, in varie tipologie di mescole e durezze.

Profili e guarnizioni in gomma sono infatti ampiamente utilizzati per sigillare porte e parti rettilinee, sia accoppiate sia in battuta, oltre che sportelli di autoveicoli. Così come altrettanto diffuse sono le guarnizioni in gomma per serramenti sempre rettilinee.

In linea generale si parla spesso di guarnizioni in gomma compatta. La maggior parte della richiesta di mercato propende infatti per profili e guarnizioni piane in gomma compatta, ideali per l’accoppiamento di tubazioni, raccordi, ispezioni, sensori e strumenti di misura, nonché di attuatori nel settore industriale. Nello specifico l’accoppiamento riguarda condutture e spazi occupati da liquidi di ogni genere, anche ad alta temperatura, tra i quali acqua, olio, idrocarburi (purché non solventi della gomma), fluidi frigorigeni e di raffreddamento.

Tuttavia il mercato è arricchito anche dalla produzione di guarnizioni industriali in gomma espansa, ampiamente apprezzate per la loro resistenza all’esposizione a determinate temperature nonché ad agenti metereologici, fisici o chimici.

Quali sono dunque le caratteristiche di profili e guarnizioni in gomma compatta e quali delle guarnizioni industriali in gomma espansa? Ne parliamo in questo approfondimento.

 

Sommario:

Produzione guarnizioni industriali: gomma compatta o espansa?

Guarnizioni industriali in gomma compatta: cosa sapere

Guarnizioni industriali in gomma espansa: cosa sapere

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Guarnizioni industriali in gomma compatta: cosa sapere

Parlare di gomma compatta significa fare riferimento alla gomma piena, colata e massiccia. Si tratta di un materiale caratterizzato da una elevata densità che le conferisce una notevole robustezza, oltre che un grado di elasticità commisurato ai componenti della mescola di cui si compone.

Altra importante peculiarità della gomma compatta, e quindi delle guarnizioni industriali in gomma compatta, è la sua possibilità di essere riciclata mediante macinazione e successiva compattazione dei granuli ottenuti., dando così luogo a degli agglomerati.

In funzione delle mescole di cui si compongono, la produzione di guarnizioni industriali in gomma compatta può produrre differenti profili e guarnizioni in gomma applicabili in svariati contesti industriali. Ne sono proprio un esempio le guarnizioni idrauliche in gomma o le guarnizioni in gomma per serramenti.

Vediamo allora meglio quali sono le varietà di gomma compatta più diffuse, per cosa si usa questo materiale e i tipici settori di impiego delle guarnizioni industriali in gomma compatta.

– 11 varietà di gomma compatta per uso industriale

Di seguito, vi proponiamo uno specchietto riassuntivo delle varietà di gomma compatta tipicamente impiegate nella produzione di guarnizioni industriali.

  1. Stirolica (SBR): gomma normale economica ideale per lavorare a temperatura compresa tra -20 e + 70 °C. Esiste anche in versione telata, più resistente alle sollecitazioni meccaniche.
  2. Stirolica/Nitrilica (NBR): gomma a base NBR e SBR, caratterizzata da buona resistenza agli oli e discrete caratteristiche meccaniche; può essere telata, normalmente sopporta temperature tra -20 °C + 100 °C ed esiste in una variante resistente all’azione degli oli minerali e dei grassi minerali, oltre che alla benzina, nonché permeabile ai gas (NBR antiolio gas).
  3. Nitrilica idrogenata (HNBR): sopporta fino a 150 °C, ha grande resistenza alla deformazione permanente e all’abrasione, ottima resistenza agli oli, ai grassi minerali, vegetali e animali, agli idrocarburi, ai gas e ad alcuni tipi di fluido refrigerante.
  4. NBR alimentare: gomma nitrilica per uso alimentare a bassa temperatura.
  5. Neoprene CR: anche detta gomma policloroprenica, ha buone qualità meccaniche e sopporta temperature operative tra -20 e +70 °C, oltre al contatto con sostanze chimiche, grassi, oli e agenti atmosferici. Può anche essere autoestinguente, resistente al contatto con le fiamme.
  6. EPDM (etilene-propilene): buona resistenza all’azione di acidi, ozono, agenti chimici atmosferici e all’invecchiamento, sopporta da -25 a +110 °C (-40 ÷ 150 °C nella variante perossidica).
  7. Silicone (VMQ): apprezzato per la resistenza meccanica e la flessibilità che mantiene a temperature comprese tra -50 e +180 °C.
  8. FKM – FPM Viton: gomma fluorurata resistente agli oli a temperature elevate (fino a 200 °C), ai carburanti e all’ozono, ottima resistenza ai raggi UV e solventi, nonché eccellente resistenza alle fiamme.
  9. Vulkollan Adiprene Poliuretano: ottima resistenza contro abrasione e lacerazione, elevato carico di rottura e insensibilità alle variazioni termiche.
  10. Hypalon: gomma a elevatissima resistenza con durezza variabile da 55 a 95 Shore A, carico di rottura superiore a 210 kg/cm² e temperatura d’impiego compresa tra -35 e +150 °C.
  11. PVC Flessibile: polivinilcloruro prodotto con l’aggiunta di plastificanti che lo rendono più elastico e resistente ai raggi UV, anche a basse e bassissime temperature.

– Per cosa si usa la gomma compatta

La gomma compatta è impiegata nella produzione di guarnizioni generiche e nella produzione di guarnizioni industriali.

In linea generale, le guarnizioni industriali in gomma compatta sono richieste quando la guarnizione deve essere stretta più o meno fortemente per assicurare la tenuta. Ovvero, quando le guarnizioni in gomma devono essere sottoposte ad attrito, come per esempio accade nel caso delle guarnizioni in gomma per serramenti.

Essendo un materiale molto elastico e con una notevole resistenza alla compressione, la gomma compatta viene anche utilizzata come antivibrante per distanziali in impieghi industriali e automotive.

La gomma compatta è impiegata anche nella realizzazione dei silent-block, ovvero giunti di accoppiamento antivibrazione composti da:

  • una boccola, nella quale si inserisce il bullone che vincola il corpo interno a una delle parti
  • una staffa, collegata all’esterno e vincolata all’altra parte

Boccola e staffa sono accoppiate mediante gomma di tipo neoprenico ad alte prestazioni, come le gomme Vulkollan o Hypalon.

– I settori industriali d’impiego per le guarnizioni in gomma compatta

Di seguito una visione d’insieme dei settori in cui le guarnizioni industriali in gomma compatta trovano il più diffuso utilizzo, anche in relazione alle varietà di gomma che abbiamo già introdotto.

Le guarnizioni in:

  • NBR: sono idonee per impianti idraulici domestici, commerciali o industriali, oltre che nelle linee dell’aria compressa e in quelle industriali che trasportano elettroliti liquidi.
  • SBR/NBR: sono adatte agli impianti che trattano oli, liquidi e grassi vegetali a temperatura ambiente e comunque compresa tra -20 e +100 °C, quindi anche ai circuiti oleodinamici dei macchinari industriali.
  • NBR antibenzina: vengono adottate negli impianti di alimentazione degli autoveicoli e dei gruppi elettrogeni, oltre che negli impianti di erogazione e stoccaggio della benzina.
  • HNBR e fluorate: trovano impiego dall’oleodinamica all’automotive agli impianti di rifornimento e stoccaggio di combustibili, oli e grassi minerali, vegetali e animali, gas a elevata pressione e impianti frigorigeni; grazie all’elevata resistenza contro la deformazione permanente e l’abrasione, queste guarnizioni sono utili per sigillare raccordi sollecitati meccanicamente da vibrazioni.
  • NBR bianca: sono riservate al settore alimentare dove si richiede la certificazione FDA (Food and Drug Administration) statunitense.
  • Silicone: sono adatte al contatto con sostanze chimiche, ossidanti come ossigeno e fluoro, liquidi fisiologici, ma trovano impiego anche nella fumisteria di impianti a tiraggio forzato (caldaie e stufe a pellet) e in qualche caso nei motori endotermici.
  • Neoprene: sono utilizzate nelle aziende chimiche e nelle condutture che trasportano sostanze chimiche, grassi e oli, eventualmente rispondenti alla norma UL94 V0.
  • EPDM: si utilizzano per impianti chimici, trattamento dei gas e degli acidi per il confinamento di acidi, ozono, agenti chimici atmosferici, ma anche negli impianti di frenatura idraulica degli autoveicoli poiché resistono ai classici liquidi freni DOT3 e DOT4.
  • Vulkolan: sono indicate per gli impianti di trattamento e stoccaggio di gas tecnici e grassi minerali sintetici, gasolio benzine e oli minerali lubrificanti purché non additivati (quindi non quelli per i motori).
  • PVC flessibile: sono applicate in chiusure flessibili, divisori isolanti, celle frigorifere, banchi frigo e frigoriferi, oltre che per la protezione dal rumore e dalla polvere.
  • Hypalon: si adottano nel contenimento di oli, grassi e agenti chimici come acido solforico concentrato e ipocloriti, come nel caso degli anelli paraolio per gli alberi di motori e compressori.

 

Guarnizioni industriali in gomma espansa: cosa sapere

Parlare di gomma espansa per uso industriale significa riferirsi a elastomeri fermentati e arricchiti dalla presenza di additivi in grado di dilatare la mescola e creare al suo interno delle bolle o celle. Tali celle possono essere chiuse o aperte ed è proprio da qui che si ricava la distinzione tra la gomma espansa a cellule chiuse e quella a cellule aperte.

Possiamo quindi dire che la gran parte delle gomme espanse utilizza gli stessi materiali delle gomme compatte, che però subiscono una fermentazione nel processo costruttivo.

La gomma espansa per uso industriale è ampiamente apprezzata per la sua versatilità e per le sue capacità di assorbimento.

Vediamo dunque insieme quali sono le principali tipologie di gomma espansa a cellule chiuse e aperte e i campi di utilizzo di queste guarnizioni industriali in gomma.

– La gomma espansa a cellule chiuse

Tra le più diffuse varietà di gomma espansa a cellule chiuse troviamo:

  • EPDM: bassissimo peso specifico e può essere miscelato con il neoprene per resistere al contatto con le fiamme
  • NBR: schiuma ad alte prestazioni a base di gomma nitrilica
  • PVC espanso: anche noto come Forex, non si secca, non degrada, resiste alle ossidazioni, alle muffe e all’inquinamento atmosferico
  • Silicone espanso: resiste ad alte temperature, è certificato UL94-V0 e si presta alla produzione di guarnizioni adatte contro aggressivi chimici
  • EVA: polietilene espanso addizionato, presenta ottima elasticità, flessibilità, resistenza meccanica, è termoformabile più volte, resiste agli UV ed è inattaccabile da funghi e batteri
  • PTFE espanso: ha una struttura fibrosa multidirezionale che conferisce una comprimibilità molto ridotta anche ad alte temperature
  • Polietilene espanso (PE): espanso autoestinguente ad elevato isolamento termico
  • Poliuretano (Vulkollan cellulare): espanso ad alta densità (dai 350 ai 650 kg/mc) che può essere compresso fino all’80% della sua altezza originale con limitato aumento del diametro e minima deformazione permanente

– La gomma espansa a cellule aperte

Le più diffuse gomme espanse a cellule aperte sono invece:

  • EPDM Soft: è la variante a celle aperte della precedente EPDM
  • Poliuterano espanso “MTP”: è flessibile e resiste a tutti i prodotti chimici e solventi eccetto il fluoro gassoso ad alta temperatura, il trifluoro di cloro e i metalli alcalini fusi o in soluzione

– Gli impieghi delle guarnizioni industriali in gomma espansa

Vi proponiamo uno specchietto che riassume peculiarità e impieghi più diffusi per le guarnizioni industriali prodotte con le varietà di gomma espansa, a cellule chiuse e aperte, viste finora:

  • la gomma EPDM dà origine a guarnizioni adatte per liquidi organici e alimentari, mentre la sua variante soft è adatta nella produzione di guarnizioni utili per raccordi a basse pressioni di innesto nel sottovuoto e nell’aspirazione, e in particolar modo nelle ventose e per guarnizioni che devono garantire una perfetta tenuta stagna anche con basse forze di compressione;
  • con la gomma EVA si realizzano guarnizioni industriali impiegate a contatto con liquidi organici e alimentari, oppure nelle attrezzature medicali a contatto con i liquidi biologici;
  • il PTFE espanso è ideale per la produzione di guarnizioni industriali resistenti alle alte temperature;
  • il PVC espanso è impiegato in guarnizioni applicate alle tubazioni perché aderisce perfettamente anche a superfici irregolari e con forti asperità;
  • il Polietilene espanso si impiega nel settore automobilistico come guarnizione di battuta, nel settore del condizionamento sotto forma di guarnizioni per flange e nell’isolamento dei frigoriferi e dei loro sportelli;
  • il poliuretano è ideale per la produzione di guarnizioni idrauliche in gomma o ancora per le guarnizioni applicate nei raccordi pneumatici.

 

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