La lavorazione di stampaggio riguarda numerosi processi di produzione industriale perché consente di ottenere moltissimi componenti tecnici come rondelle piane speciali, rondelle piane sottili, rondelle piane maggiorate, rondelle in plastica opaca e trasparente, guarnizioni per serramenti, rondelle in plastica per viti, distanziali in plastica con e senza elemento di ritenzione, ma anche tanto altro.
Ma con essa si realizzano moltissimi altri elementi per tutti i settori, compreso quello civile, della casa, dell’automobile, come tubi, contenitori, staffe, flange.
Betelli di Lacchiarella, vicino a Milano, si occupa da oltre 60 anni di vendita guarnizioni in gomma e di numerosi altri tipi di guarnizioni e di rondelle ottenuti con la tecnica dello stampaggio di materie plastiche.
Sommario:
Guarnizioni e rondelle per stampaggio: come si fanno e applicazioni
Che cosa si intende per stampaggio delle materie plastiche
Stampaggio delle materie plastiche: come si esegue
Stampaggio delle plastiche: i materiali
Usi delle guarnizioni e rondelle industriali stampate
Buoni motivi per scegliere le guarnizioni e le rondelle in plastica
Betelli: le tue guarnizioni e rondelle industriali stampate
Che cosa si intende per stampaggio delle materie plastiche
Le materie plastiche, insieme a quelle metalliche, sono le più usate nell’ambito di vari tipi di lavorazioni industriali. Non ci si deve stupire dinanzi a una simile diffusione. Il motivo è semplice. La plastica è un tipo di materiale che interessa quasi ogni ambito delle nostre vite, contribuendo ad apportare una serie di importanti miglioramenti e di comodità. Come se ciò non bastasse, permette di risparmiare sui costi di produzione e di acquisto da parte del consumatore finale.
Per l’insieme di questi motivi, le materie plastiche vengono ampiamente utilizzate in una vasta gamma di processi industriali, tra cui la realizzazione di rondelle e di guarnizioni, prodotti impiegati a loro volta in una moltitudine di applicazioni di ogni genere.
L’operazione di stampaggio viene effettuata mediante macchinari appositamente pensati per ottenere dei pezzi già pronti per essere successivamente rifiniti o destinati a un ulteriore processo produttivo. Il nome “stampaggio” che viene attribuito a questo particolare tipo di lavorazione, si deve al fatto che per la sua realizzazione viene utilizzato per l’appunto uno stampo.
Il procedimento avviene attraverso metodologie distinte che variano a seconda dello specifico prodotto che si deve ottenere. La lavorazione dei pezzi e delle diverse materie plastiche si basa quindi su specifiche condizioni, tra cui ad esempio la temperatura dello stampo e quella di stampaggio.
Più in generale, nel momento in cui si parla di stampaggio delle materie plastiche si fa riferimento a qualsiasi processo di lavorazione industriale che permette di modellare il materiale plastico attraverso l’ausilio di una stampo. La tecnica trova applicazione in un’ampia gamma di settori, che spaziano dalla produzione di elettrodomestici passando per l’automotive e ben oltre.
Stampaggio delle materie plastiche: come si esegue
L’operazione di stampaggio delle materie plastiche si realizza in due modi:
– mediante presse a iniezione, dove il materiale reso plasmabile (in forma liquida più o meno densa) dal caldo viene introdotto in uno stampo e qui pressato per assumerne la forma, che diviene definitiva lasciando raffreddare il tutto;
– mediante presse a compressione, che, sempre a caldo, schiacciano il materiale con uno stampo che conferisce la forma definitiva e trancia quasi completamente (lasciando al più un’appendice da staccare a fine lavorazione) il pezzo.
Tipicamente i particolari stampati a iniezione si riconoscono ad occhio perché hanno una parte in eccesso che rispecchia la sagoma del condotto dal quale il materiale fuso viene iniettato nello stampo. Tale appendice viene poi rimossa in fase di finitura, ma a volte ne rimane una minima sporgenza (per questo il costruttore, in fase di progetto dello stampo, fa in modo che l’iniezione avvenga in un punto del particolare che non disturbi l’utilizzo né l’aspetto).
Quelli stampati a semplice compressione sono invece, solitamente, con la loro forma definitiva e possono presentare bave o un’appendice per tenere insieme più pezzi in una matrice.
Per essere sagomata, la plastica viene introdotta nello stampo (nel caso delle presse a iniezione) o nella zona dove agisce lo stampo (nella lavorazione con le presse a compressione) fusa o in forma malleabile, ottenute scaldando la materia plastica fino a farla fondere: la temperatura alla quale ciò avviene dipende da quella di fusione del materiale da cui ricavare il particolare tecnico per stampaggio e mediamente va da 160 gradi per plastiche come PLA e PET, fin oltre i 250 °C per ABS e policarbonati, moplen, polipropilene, PVC ecc.
Tra le due tecniche appena illustrate, lo stampaggio a iniezione è la più diffusa nella trasformazione delle materie plastiche. Attraverso le presse a iniezione si possono infatti produrre pezzi di forma e di dimensioni diverse, dal peso variabile.
Nel ventaglio dei principali vantaggi che si possono ottenere con questa tecnologia sono annoverabili:
- l’alto grado di produttività che permette nel contempo di accelerare le consegne e di tagliare i costi;
- la possibilità di produrre pezzi contraddistinti da forme e da geometrie anche complesse;
- la possibilità di produrre pezzi di dimensioni molto piccole;
- la possibilità di stampare anche in accoppiamento con inserti metallici;
- l‘elevata competitività.
Stampaggio delle plastiche: i materiali
Conosciute le tecniche di stampaggio delle materie plastiche, passiamo a un’analisi dei materiali impiegati in questo tipo di lavorazione. Esistono molti compositi creati per realizzare particolari tecnici mediante stampaggio. Scopriamo i più utilizzati.
– il PTFE, ovvero il Teflon è un materiale robusto con il quale si possono realizzare ottime rondelle in plastica per viti, rondelle piane speciali, rondelle piane sottili e rondelle piane maggiorate;
– il PVC elastico, che si utilizza ad esempio nella realizzazione di guarnizioni per serramenti per sostituire guarnizioni in gomma per vetri, guarnizioni in gomma per serramenti e profili guarnizioni in gomma;
– il PVC rigido, con il quale si possono realizzare rondelle in plastica per viti, rondelle piane speciali, rondelle piane sottili e rondelle piane maggiorate, in virtù della tenacia e robustezza meccanica del PVC;
– polipropilene e polietilene, abbastanza teneri ma adatti alla produzione di rondelle in plastica trasparente e alla produzione di rondelle speciali;
– il polietilene (ad alta e bassa densità) e poliammide, dalle buone caratteristiche meccaniche e quindi adatti a realizzare rondelle rondelle piane speciali, rondelle piane sottili e rondelle piane maggiorate; le guarnizioni fatte con questi materiali possono estruse ottenendo guarnizioni in gomma per serramenti e profili guarnizioni in gomma;
– il polietilene espanso, destinato principalmente alle guarnizioni per serramenti e per gli sportelli dei frigoriferi e profili guarnizioni in materiale tipo gomma;
– il nylon, che sostanzialmente è un poliammide prodotto in varie formulazioni, tipicamente chiamate nylon 6 e nylon 66, con cui si realizzano rondelle piane sottili, rondelle in plastica trasparente; il nylon trova impiego anche nella produzione di rondelle speciali;
– PVDF (polifluoruro di vinildene) che trova applicazione nella realizzazione di guarnizioni piane;
– l’ABS, sufficientemente rigido e resistente da poterci realizzare rondelle piane speciali, rondelle piane maggiorate e rondelle in plastica per viti.
Oltre alle plastiche, con lo stampaggio è possibile ottenere particolari tecnici in gomma come guarnizioni in gomma per serramenti, guarnizioni in gomma per vetri e guarnizioni in gomma per serramenti.
Usi delle guarnizioni e rondelle industriali stampate
Ma in quali applicazioni trovano utilizzo le rondelle e le guarnizioni industriali prodotte tramite stampaggio di materie plastiche? Facciamo una breve sintesi di alcuni possibili usi.
Le rondelle e le guarnizioni realizzati in PTFE trovano ad esempio applicazione:
- in ambito meccanico, dato che il basso coefficiente di attrito le rende utilizzabili per i cuscinetti;
- nel settore alimentare, perché si tratta di materiali fisiologicamente inerti e per questo approvati per utilizzi a contatto con gli alimenti:
- nel comparto elettrico, in virtù di proprietà quali l’autoestinguenza e la stabilità alle intemperie;
- nel comparto chimico, per l’ottima resistenza che dimostrano dinanzi agli acidi e agli alcali.
Le guarnizioni in PVC, come ben noto, trovano una delle loro applicazioni più comuni nella produzione di serramenti. Questo si deve principalmente alla loro elevata capacità isolante, sia sotto il profilo termico sia da un punto di vista acustico. Altre possibili applicazioni dei prodotti in PVC elastico o rigido si hanno nelle aperture automatiche, nella produzione di celle refrigeranti, nella realizzazione di mobili per l’ufficio e di componenti destinati all’arredo bagno (come box doccia e idromassaggio), nel settore dell’illuminotecnica, in quello dei trasporti e nel comparto edile.
Le guarnizioni realizzate in polietilene possono di contro essere utilizzate per scopi alimentari, essendo atossiche e anche perché capaci di assorbire liquidi o acqua in maniera molto ridotta. Questa tipologia di prodotti risulta inoltre idonea per il settore automotive, per il comparto elettrodomestico e per un uso in carpenteria.
Rondelle e guarnizioni prodotte con un materiale plastico come il PVDF hanno tra i propri vantaggi delle eccellenti proprietà meccaniche, grazie alle quali non subiscono deformazioni sotto carico. Evidenziano inoltre una eccellente resistenza all’azione dei raggi solari nonché alle temperature, tanto alte quanto basse. Simili prodotti trovano applicazione:
- in ambito chimico;
- nel settore alimentare;
- nel comparto elettrico.
Dimostrandosi particolarmente resistenti al calore le guarnizioni e le rondelle industriali stampate con l’uso di un materiale plastico come l’ABS, sono diffusamente utilizzate nella produzione di articoli elettrici ed elettronici. Inoltre, rondelle e guarnizioni di questo tipo trovano un vasto impiego nel settore automotive.
Buoni motivi per scegliere le guarnizioni e le rondelle in plastica
Sia che si tratti di guarnizioni o di rondelle, la scelta di materiali plastici ottenuti attraverso una lavorazione come lo stampaggio si rivela ottimale per un ventaglio davvero grande di settori industriali. Ciò si deve alla notevole versatilità di un materiale come la plastica, caratteristica a cui abbiamo parzialmente accennato ma che desideriamo approfondire ulteriormente.
La plastica si contraddistingue infatti per una serie di proprietà meccaniche e chimiche che risultano superiori rispetto a quelle di altri materiali. Si tratta a tutti gli effetti di una materiale di buona qualità a un prezzo relativamente basso. Tra i più significativi vantaggi offerti da prodotti come le rondelle e le guarnizioni in plastica possiamo ad esempio ricordare:
- la leggerezza, dovuta al fatto che le materie plastiche sono contraddistinte da un peso ridotto in confronto ad altre tipologie di materiali;
- la durata prolungata nel tempo. Tutti i prodotti realizzati con la plastica sono più robusti e più durevoli rispetto ad altri materiali:
- la resistenza alla penetrazione di sostanze e umidità;
- la resistenza chimica che rende possibile una basta gamma di usi;
- la buona capacità come isolante termico, acustico, meccanico ed elettrico;
- la resistenza all’azione degli agenti atmosferici;
- la resistenza alla corrosione;
- la capacità di contrastare l’azione di funghi, muffe e batteri.
Altro vantaggio innegabile di un prodotto come la plastica si riscontra nella sua facilità di adattarsi a più variazioni di forma, risultando così un materiale di facile lavorabilità. L’insieme di questi motivi, rende anche le guarnizioni e le rondelle realizzate con questo materiale articoli dalla resa eccellente sotto tutti i punti di vista. Una qualità messa chiaramente in evidenza dall’utilizzo su ampia scala di questa tipologia di prodotti.
Betelli: le tue guarnizioni e rondelle industriali stampate
Per le tue necessità produttive hai bisogno di guarnizioni e rondelle realizzate con materiali plastici, adottando le più innovative tecnologie e lavorazioni attualmente a disposizione? Se è questa la tua esigenza, puoi fare affidamento sull’esperienza di Betelli.
Grazie alle avanzate tecniche di stampaggio di materie plastiche, la nostra realtà è in grado di costruire profili guarnizioni in espanso tipo gomma, rondelle piane speciali, rondelle piane sottili, rondelle piane maggiorate, rondelle in plastica per viti, rondelle di plastica trasparente e numerosi tipi di distanziale in plastica. Tutti i nostri prodotti sono per di più realizzati seguendo le specifiche linee guida della clientela, così da garantire il massimo livello di personalizzazione.
Per conoscere in maniera più approfondita l’offerta dei numerosi articoli tecnici che noi di Betelli produciamo da oltre 60 anni, ti basterà contattarci in qualsiasi momento. Potrai ricevere tutte le informazioni di cui hai bisogno e anche un preventivo senza alcun impegno. In alternativa, puoi raggiungerci direttamente presso la nostra sede. Ci trovi a Lacchiarella, vicino a Milano, pronti ad accoglierti per mettere le nostre competenze a servizio di ogni tua necessità produttiva.