Adesivizzazione e accoppiatura: tecnologie e materiali

Da molto tempo gli articoli tecnici adesivi trovano impiego in moltissimi settori, che spaziano dalla produzione industriale alla riparazione di macchinari e di apparati meccanici, elettrici/elettronici o analoghi per arrivare fino all’utilizzo civile e agli impieghi meno impegnativi.

Quando si parla di articoli tecnici adesivi non si intendono, nello specifico, nastri adesivi o biadesivi, perché questi sono strumenti di adesivizzazione di materiali e particolari. Con questa terminologia si indicano piuttosto oggetti come rondelle, guarnizioni, distanziali, profili e prodotti simili, realizzati in vari materiali che spaziano dalle materie plastiche alle gomme, dagli espansi al metallo, fino alle fibre ma non solo.

Lo scopo della lavorazione di adesivizzazione e accoppiatura è rendere adesivo (o più propriamente andrebbe detto “autoadesivo”, dato che il componente così trattato aderisce senza l’interposizione di sostanze adesive) un elemento, un particolare o un articolo tecnico.

Così facendo si cerca quindi di facilitarne il posizionamento nella sua sede naturale o in una sede nuova, di mantenerlo saldo fino al fissaggio definitivo messo in atto mediante flange, viti, rivetti e altri strumenti, ma anche di ancorarlo per adesione in tutte le applicazioni in cui risulti necessario.

Un esempio concreto si può trovare in una rondella o in una guarnizione che devono essere posizionate durante un intervento in produzione o in una riparazione, in una condizione che può facilitarne la fuoriuscita dalla sede o lo spostamento nel periodo che trascorre dal posizionamento all’applicazione di una tubazione, di una flangia o di un qualsiasi sistema di ritenuta.

È il caso di articoli tecnici da montare verso il basso o su parti soggette a vibrazioni.

Per fornire a tutti i lettori una maggiore conoscenza della tecnica, nei prossimi paragrafi di questo articolo approfondiremo ancor più nel dettaglio il concetto di adesivizzazione e il suo significato oltre a quello di accoppiatura. Addentriamoci perciò ulteriormente nel merito.

 

Sommario:

Adesivizzazione e accoppiatura: tecnologie e materiali

Adesivizzazione: significato

Quali materiali possono essere sottoposti al processo di adesivizzazione e di accoppiatura

Come avviene il procedimento di adesivizzazione e di accoppiatura

Adesivizzazione Hot Melt

I materiali interessati da adesivizzazione e accoppiatura

Adesivizzazione dei tessuti

Le tante applicazioni dei nastri adesivi industriali

Processo di adesivizzazione e di accoppiatura per gli articoli tecnici adesivi: le lavorazioni di Betelli

 

Adesivizzazione: significato

Quando si parla di adesivizzazione e del suo significato ci si riferisce a un particolare procedimento industriale che permette di rendere un materiale, un oggetto o un prodotto adesivo su uno dei suoi lati o su entrambi, con il fine specifico di applicarlo su un’altra superficie.

Il processo di adesivizzazione non può ovviamente essere realizzato su tutte le tipologie di materiali. È inoltre opportuno essere consapevoli del fatto che anche i materiali che risultano appropriati per questa tipologia di lavorazione vanno nella maggior parte dei casi trattati in maniera distinta, a seconda della specifica tipologia di prodotto, di superficie o di oggetto sottoposto all’apposito procedimento.

 

Quali materiali possono essere sottoposti al processo di adesivizzazione e di accoppiatura

Sebbene non si possa intervenire con un processo di adesivizzazione su ogni tipologia di materiale, allo stato attuale il ventaglio di prodotti su cui è possibile procedere con questa lavorazione è piuttosto ampio.

Tra i materiali per i quali il trattamento di adesivizzazione è ormai una pratica diffusa e consolidata rientrano ad esempio:

  • le gomme;
  • numerose materie plastiche;
  • i tessuti;
  • i metalli;
  • i vetri;
  • i feltri.

A prescindere dal materiale che si desidera sottoporre al processo di adesivizzazione e di successiva accoppiatura, è sempre necessario accertarsi che la lavorazione venga effettuata nel pieno rispetto dei criteri di stabilità e di tenuta.

 

Come avviene il procedimento di adesivizzazione e di accoppiatura

Come evidenziato poc’anzi, il procedimento di adesivizzazione – accoppiatura consiste sostanzialmente nel trasformare un materiale originariamente non adesivo in un prodotto mono o biadesivo, vale a dire che è autoadesivo da una sola o da entrambe le facce.

Il trattamento di adesivizzazione può avvenire in svariati modi, a seconda del materiale da trattare e di altri parametri. Si spazia dall’applicazione di colle speciali fino all’utilizzo di superfici biadesive, che in molti casi sono in carta siliconata.

L’adesivizzazione è molto utilizzata per produzioni destinate a settori industriali come quelli automotive, navale, aeronautico e diversi altri, più o meno affini.

Il processo di adesivizzazione – accoppiatura interessa quindi, principalmente, materiali in gomma sia espansi che compatti, come ad esempio guarnizioni piane in gomma, o-ring in gomma oltre ad altri articoli tecnici adesivi in gomma.

Tramite il procedimento di adesivizzazione e accoppiatura le superfici degli articoli tecnici vengono rese autoadesive mediante l’applicazione di nastri bi-adesivi, che possono anche essere elettricamente conduttivi o che presentano altre caratteristiche specifiche.

Quindi la lavorazione consiste nell’applicare una pellicola (o un nastro) biadesiva, trasparente ma non sempre, alla superficie che deve diventare autoadesiva. Per fare in modo tale che l’articolo non aderisca se non quando dev’essere utilizzato, la superficie adesiva esterna (ossia quella non aderente al pezzo trattato) viene “passivata” con l’ausilio di carta patinata antiadesiva che verrà rimossa al momento dell’uso del prodotto reso autoadesivo.

Il taglio o la fustellatura per ottenere il particolare sono invece operazioni che possono avvenire dopo che il processo di applicazione della pellicola biadesiva è stato completato, ovvero direttamente sull’articolo tecnico cui è già stata applicata la pellicola con la relativa carta antiadesiva.

Il processo di adesivizzazione può anche avvenire senza l’accoppiamento con pellicole o nastri biadesivi, ma semplicemente applicando uno strato adesivo che da una parte fa presa sull’articolo da adesivizzare e dall’altra lascia scoperta una superficie autoadesiva, che verrà poi protetta dall’abituale carta patinata antiadesiva.

In questi casi, il procedimento di adesivizzazione può essere effettuato in due diverse modalità. A freddo, utilizzando acrilici speciali deposti da un ugello o da un sistema di applicazione che lo spalma a rullo o, in alternativa, a caldo, sfruttando un sistema di adesivizzazione chiamato tecnicamente “Hot Melt”. Vediamo di cosa si tratta.

 

Adesivizzazione Hot Melt

L’Hot Melt, noto anche come adesivo termofusibile, è un materiale termoplastico. La sua principale particolarità si riscontra nel fatto che quando si trova a temperatura ambiente è solido, quando viene invece applicato allo stato liquido, quindi fuso, aderisce alla superficie nel momento in cui si produce il raffreddamento rispetto al punto di fusione.

Un simile materiale presenta alcuni vantaggi. In primis, al suo stato solido, risulta facilmente trasportabile, stoccabile oltre che utilizzabile. Altro significativo vantaggio dell’Hot Melt si riscontra nel fatto che si contraddistingue per un elevato grado di viscosità. Una caratteristica che ne rende possibile l’uso tanto sulle superfici porose quanto su quelle non porose.

Il materiale si caratterizza anche per proprietà quali:

  • alte prestazioni di incollaggio;
  • resistenza meccanica;
  • tolleranza a temperature estreme e ad aggressioni da parte di agenti chimici.

Inoltre, nella maggior parte dei casi, l’Hot Melt è riutilizzabile e rientra quindi in un’ottica di abbattimento dei rifiuti che finiscono in discarica, dimostrandosi un buon prodotto a salvaguardia dell’ambiente e rispettoso del concetto di economia circolare.

Dal punto di vista delle applicazioni, è possibile distinguere due grandi gruppi di adesivi Hot Melt:

  • gli adesivi termoplastici;
  • gli adesivi reattivi.

La differenza sostanziale tra i primi e i secondi si riscontra nel fatto che gli adesivi Hot Melt reattivi non sono più capaci di fondersi di nuovo. Ne consegue che, a seguito del loro indurimento, non possono più essere usati nelle diverse tipologie di produzioni.

A livello applicativo, questo tipo di adesivi viene utilizzato principalmente in settori quali l’edilizia, la produzione tessile e nella lavorazione del legno.

Entrando ancor più nel dettaglio dei procedimenti tema del nostro articolo, precisiamo che il processo di adesivizzazione Hot Melt si basa sull’utilizzo di colle a base d’acqua e si esegue materialmente attraverso lo spalmaggio continuo di queste direttamente sui materiali interessati dal processo.

 

I materiali interessati da adesivizzazione e accoppiatura

La lavorazione di adesivizzazione e accoppiatura, almeno nell’ambito industriale si applica principalmente alle guarnizioni e ai profili in tessuto, ai finger joint e alle guarnizioni in gomma, ma anche a quelle in espanso e ai profili in espanso di varia foggia, sia rigidi che flessibili.

Inoltre, un simile procedimento può essere applicato ad altri articoli tecnici industriali come le rondelle in plastica, in gomma e in metallo, quando risulti necessario, nonché ai distanziali in plastica, in gomma compatta e in metallo (alluminio, acciaio ecc).

Ancora, il procedimento di adesivizzazione e accoppiatura trova applicazione nella lavorazione di materiali come il sughero (agglomerati di sughero), nella combinazione sughero-gomma, in quella di feltro e lana, nonché nel feltro sintetico e nei tessuti tecnici.

 

Adesivizzazione dei tessuti

Tra i tanti ambiti coinvolti, l’adesivizzazione dei tessuti resta una delle lavorazioni più diffuse. Il motivo è semplice. L’adesivizzazione dei tessuti è una necessità che risulta di primaria rilevanza per molti settori produttivi, a partire dall’industria dell’abbigliamento fino agli arredi, passando per il medicale e per l’automotive.

Nel caso specifico, le lavorazioni richiedono particolare esperienza oltre che l’utilizzo di macchine idonee, capaci di rispettare determinati parametri. Il mercato propone del resto un’ampia gamma di tipologie di tessuti, ciascuno dei quali necessita di interventi specifici. Può infatti accadere che determinati tessuti, nella loro fase produttiva, siano stati sottoposti a trattamenti superficiali con componenti che possono in taluni casi respingere le sostanze termoadesive.

Tra le componenti presenti talvolta nei tessuti da cui possono scaturire problematiche rientrano ad esempio il silicone e il Teflon. Entrambi i polimeri sono noti per essere nemici del processo di adesione. Ne consegue che prima di procedere con un procedimento di adesivizzazione dei tessuti, occorre sempre mettere in atto uno specifico test di adesione.

 

Le tante applicazioni dei nastri adesivi industriali

Quando si parla di un processo come la adesivizzazione non si può non fare accenno a una soluzione come i nastri adesivi industriali, in considerazione delle loro innumerevoli applicazioni negli ambiti più disparati.

Oltre ad assicurare un’applicazione rapida e pulita, i nastri adesivi industriali si contraddistinguono per l’elevata flessibilità e per la notevole adattabilità su un vasto insieme di materiali e di superfici, così da favorire la massima efficienza in fase di assemblaggio. I nastri adesivi sono in genere disponibili in versione mono adesivo, biadesivo e transfer, ovvero con un liner di protezione.

Ma quali sono i settori che vedono l’adozione di questo tipo di prodotti? Le applicazioni sono davvero numerose e includono ambiti quali:

  • l’automotive;
  • la nautica;
  • l’edilizia;
  • l’arredamento;
  • la moda;
  • la stampa;
  • il packaging.

Entriamo più nel dettaglio, soffermandoci su qualche esempio concreto. In un settore come l’automotive, i nastri adesivi industriali possono essere utilizzati per il fissaggio strutturale delle varie componenti di una vettura. Attraverso di essi si possono assemblare in maniera sicura alla carrozzeria di un’auto accessori quali targhe, sensori di parcheggio, spoiler, telai e antenne.

Oltre a svolgere una funzione di tenuta nel tempo, in simili contesti i nastri adesivi contribuiscono a limitare gli stress meccanici e termici a cui è sottoposto il veicolo. In una vettura, tale prodotti adesivi possono anche essere utilizzati per avvolgere e per isolare fili elettrici e cavi nel vano motore o all’interno dell’auto, eventualmente con funzionalità fonoassorbenti e autoestinguenti.

Molteplici sono anche gli utilizzi nell’industria dell’arredamento, dove i nastri adesivi trovano ad esempio applicazione nella realizzazione di finiture e di elementi decorativi di piccole dimensioni ma anche nel processo di laminazione, così da garantire una perfetta adesione tra le superfici irregolari di materiali plastici e a base legno.

Altro uso comune si trova nella produzione di serramenti e nell’assemblaggio di zanzariere e di tende avvolgibili. Quelle appena citate sono solo alcune delle tante possibili applicazioni ma, torniamo a ripeterlo, le possibilità di utilizzo dei nastri adesivi sono davvero innumerevoli tanto da coprire un’ampia fetta delle attuali necessità industriali.

 

Processo di adesivizzazione e di accoppiatura per gli articoli tecnici adesivi: le lavorazioni di Betelli

L’azienda Betelli dispone di macchine automatiche in grado di eseguire il procedimento di adesivizzazione e di accoppiatura a una gran varietà di articoli tecnici adesivi come:

  • le guarnizioni industriali costruite i vari materiali (gomme compatte ed espanse, fibre di varia natura, plastiche, metalli);
  • le rondelle industriali in metallo e plastica;
  • i distanziali;
  • diversi altri articoli.

Le lavorazioni realizzate nella nostra realtà avvengono mediante processo di adesivizzazione sia a freddo che a caldo, utilizzando pellicole biadesive o materiali adesivi di altro genere. Il meglio dell’attuale tecnologia a disposizione di necessità produttive di ogni genere.

Se per la tua attività dovessi avere bisogno di questo tipo di procedimenti, ti rammentiamo che la nostra azienda si trova a Lacchiarella, in provincia di Milano, ma è operativa per ordini provenienti da qualsiasi località. Per ulteriori informazioni o per un preventivo senza alcun impegno, non esitare a metterti in contatto con noi.

La nostra squadra è pronta a seguirti passo dopo passo, così da fornire una risposta concreta a ogni tua specifica necessità su lavorazioni quali l’adesivizzazione e l’accoppiatura oltre che su altri procedimenti riguardanti la produzione di articoli tecnici, di guarnizioni industriali, di rondelle, di distanziali e di o-ring.