Esistono tante tipologie di guarnizioni industriali, che concorrono alla produzione di oggetti finali efficaci per il loro utilizzo e, soprattutto, durevoli nel tempo.
Tra questi, una posizione di rilievo è ricoperta dall’O-ring in silicone, una delle guarnizioni più utilizzate in molteplici contesti e situazioni.
Essa permette, infatti, un impiego agevole sia in prodotti statici che con funzionamento dinamico. Utilizzate come sigillo o guarnizione, possono resistere al trascorrere del tempo, sempre se si sta attenti alle condizioni dei macchinari a cui sono applicati e alla loro corretta manutenzione, non subendo sbalzi termici troppo frequenti ed estremi.
Particolarmente flessibili, la loro qualità più spiccata è quella di deformarsi senza subire alterazioni della materia.
Ma a cosa serve un o-ring nello specifico e come sono fatti? Come si sceglie un o-ring? Come lubrificare guarnizioni in gomma?
Scopriamolo in questo nuovo articolo di Betelli dedicato alle guarnizioni industriali e, nello specifico, agli O-ring in silicone.
A cosa serve un O-Ring?
Andiamo più nello specifico nel capire cosa è un o-ring e quali utilizzi se ne possono fare.
Partiamo dall’assunto che l’o-ring è una guarnizione o un sigillo, di forma toroidale, costituito da materiale elastomerico.
Esso si può utilizzare sia per congiungere due parti dinamiche, ovvero che necessitano di muoversi per espletare il loro compito, o due parti fisse, sigillandole. Il primo caso di utilizzo è molto più raro e serve a impermeabilizzare le parti in movimento. Solitamente, però, si preferisce l’utilizzo degli o-ring come sigillo nella tenuta statica, ovvero nel tenere ben ferme due parti che non necessitano di dinamicità, con una tipologia di montaggio quasi sempre assiale.
Durante la fase di assemblaggio, l’o-ring subisce una compressione tale da far prendere la forma adeguata alla base di struttura.
Non è un caso che abbia una forma tondeggiante, così da avere più spazio d’azione nella fase di compressione all’interno della propria sede, messo a punto in dimensioni più grandi rispetto all’o-ring stesso.
Ciò a cui bisogna far attenzione, sempre in base alle temperature che dovranno essere gestite dalla guarnizione, è la porosità dell’alloggiamento e il materiale con cui verrà a contatto.
Gli o-ring sono particolarmente utilizzati nel settore automobilistico, chimico, gas, edilizio, alimentare e petrolifero. Tutti campi delicati, che necessitano di materiali ad alte prestazioni e che garantiscano la sicurezza di chi utilizza il prodotto finale.
Come si sceglie un O-ring?
Altra fase fondamentale all’interno di un’azienda, nel rifornimento delle materie prime per i propri prodotti, è la scelta del giusto o-ring in silicone, in base all’impiego finale e ai materiali utili allo scopo.
Esistono, infatti, o-ring che possono sopportare diverse temperature e reagiscono di conseguenza mantenendo la funzione sigillante, oltre che con grado di durezza variabile.
Quest’ultimo è misurato in Shore, un parametro con range da 0 a 100, con il valore più alto che indica il grado massimo di durezza.
I parametri fondamentali da osservare sono:
- Grado di sopportazione alle diverse temperature di esercizio, dalle minime alle più alte;
- Livello di espansione necessario a svolgere il proprio compito meccanico;
- Resistenza alla tipologia di liquido che dovrà isolare;
- Materiale plastico inodore, insapore e atossico se destinato a uso alimentare;
- Prodotto che duri inalterato nel tempo, senza scomporsi.
Quindi, per l’impiego alimentare, ad esempio, si deve avere un occhio di riguardo che il prodotto non sia dannoso per la produzione di prodotti edibili.
Per il settore automotive, se l’o-ring non è quello corretto potrebbe far diventare l’abitacolo altamente pericoloso, vista la possibilità di rottura dei componenti come:
- airbag,
- sistemi di frenata,
- impianti servosterzo,
- sospensioni,
- sistemi di ricircolo dell’aria dell’abitacolo e quelli a iniezione
I materiali si scelgono soprattutto per la temperatura di utilizzo. Infatti, a temperature elevate se non si ha il corretto o-ring si potrebbe correre il rischio che si deformi troppo, si indurisca o diventi appiccicoso.
A temperature troppo basse, invece, ci potrebbe mettere più tempo del previsto per prendere la posizione adeguata nel suo alloggiamento oppure potrebbe, anche qua, indurirsi.
Bisogna, quindi, individuare il punto di lavoro adeguato all’utilizzo, prevedendo uno scarto di 20°C per sbalzi improvvisi di temperatura. Quanto dura un o-ring sarà determinato, soprattutto, da queste tra le tante accortezze.
Immaginiamo che l’o-ring scelto debba, di norma, sopportare temperature sui 60° con saltuari picchi a 120°. La guarnizione riuscirà a resistere nel tempo ugualmente, se non sottoposta a picchi continui. Diversamente, potrebbe diventare inutilizzabile in tempi brevi.
In generale, comunque, gli o-ring essendo prodotti con materiali come gomma o silicone devono essere preservati da temperature eccessive.
Come lubrificare guarnizioni in gomma o silicone?
Lubrificare e operare una corretta manutenzione sulle guarnizioni può allungare la vita delle stesse, oltre che evitare danni al prodotto finale in cui sono montate.
Anche qua, in base al settore di utilizzo, vi sono diversi modi per lubrificare l’o-ring in silicone. Di norma, si utilizza il grasso al silicone per la lubrificazione di parti meccaniche e guarnizioni.
Esistono diverse tipologie di lubrificanti che rendono impermeabile la superficie della guarnizione e la nutrono.
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