Come avviene lo stampaggio a iniezione? In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio il processo che ha rivoluzionato l’industria manifatturiera moderna.
Grazie alla sua capacità di produrre oggetti in grandi quantità e con una precisione ineguagliabile, questo metodo è diventato ormai una tecnologia tanto fondamentale quanto imprescindibile per la realizzazione di una vasta gamma di prodotti di base e componenti per molti tipi di industrie, dai dispositivi medici e alle parti per automobili.
Ma, esattamente, che cos’è lo stampaggio per iniezione e a cosa serve? E, soprattutto, come funziona? In questo articolo, ti guideremo attraverso ogni fase del processo, dalla fusione del materiale termoplastico allo stampaggio vero e proprio e alla produzione di pezzi finiti di alta qualità. Continua a leggere.
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Cos’è lo stampaggio a iniezione e quali oggetti può produrre
Lo stampaggio a iniezione è un processo di produzione in cui un materiale termoplastico viene fuso e iniettato ad alta pressione in uno stampo chiuso, appositamente progettato per creare la forma desiderata.
Il materiale viene quindi raffreddato e solidificato all’interno dello stampo prima di essere estratto come un pezzo finito.
Questo processo è in grado di produrre una vasta gamma di oggetti di uso comune con una precisione elevata e in grandi quantità, ed è utilizzato in molti settori, tra cui l’industria
- automobilistica;
- elettronica;
- medica;
- del packaging;
- dei giocattoli.
Cosa si produce con lo stampaggio a iniezione? Potremmo dire quasi tutto. Dai tappi delle bottiglie alle siringhe, dalle parti per automobili ai componenti elettronici delle consolle. Grazie alla sua flessibilità e alle molteplici opzioni di personalizzazione, lo stampaggio a iniezione è in grado di produrre molti degli oggetti che ci circondano, in particolare quelli in plastica.
Stampaggio a iniezione: le materie plastiche più utilizzate
Nel processo di stampaggio a iniezione vengono utilizzati diversi tipi di polimeri e materie plastiche, a seconda delle esigenze che ha il singolo prodotto da realizzare. Tra i materiali in assoluto più impiegati in questa tecnica di produzione, ci sono:
- Polipropilene (PP): plastica rigida e resistente agli urti, usata soprattutto per realizzare i contenitori per alimenti, parti per automobili e oggetti per la casa;
- Policarbonato (PC): materiale trasparente e resistente agli urti, utilizzato per la produzione di componenti elettronici, parti per automobili e occhiali;
- Acrylonitrile Butadiene Styrene (ABS): plastica resistente a urti e alte temperature, utilizzata per la produzione di giocattoli, parti per elettrodomestici e componenti per automobili;
- Polietilene (PE): materia plastica flessibile e resistente alla corrosione, utilizzata per realizzare contenitori per alimenti, sacchetti e tubi;
- Policloruro di Vinile (PVC): plastica molto resistente e flessibile, utilizzata per la produzione di tubi, rivestimenti elettrici e componenti per edilizia.
La capacità di produrre grandi quantità di prodotti identici con precisione rende lo stampaggio plastica ad iniezione un’opzione efficiente ed economica per la produzione in massa. Vediamo ora esattamente come funziona, continua a leggere il prossimo paragrafo.
Come avviene lo stampaggio per iniezione
Lo stampaggio per iniezione è un processo composto da fasi ben precise, ognuna delle quali è fondamentale per ottenere un prodotto finale di alta qualità, e che combinate costituiscono un ciclo.
Si comincia con il disegno del prodotto, solitamente su modelli CAD che fungono da base per la realizzazione degli stampi a iniezione che possono essere in alluminio o acciaio. Ma ecco nel dettaglio gli step del processo,
- Fusione del materiale: le materie prime termoplastiche vengono versate nel cilindro di plastificazione, dove grazie all’attrito di una vite che gira usando dei pistoni idraulici e delle resistenze elettriche, viene riscaldato e fuso;
- Chiusura stampo: il piano mobile della pressa ad iniezione si chiude serrando le due metà dello stampo dove verrà versata la materia plastica fusa;
- Accostamento del gruppo iniezione: si tratta dell’avvicinamento del gruppo di iniezione allo stampo, step che avviene durante il primo ciclo eseguito in modalità semiautomatica;
- Iniezione e dosaggio: il materiale fuso viene spinto dentro la cavità dello stampo con una certa velocità;
- Mantenimento: il polimero fuso viene tenuto all’interno dello stampo sotto una certa pressione per evitare che possa fuoriuscire;
- Raffreddamento: in questa fase viene fatto trascorrere il tempo necessario a raffreddare e solidificare il materiale, in base al polimero che si è utilizzato e alla geometria dell’oggetto da produrre;
- Apertura dello stampo ed estrazione: una volta che il materiale si è indurito, viene aperta la parte mobile dello stampo con il piano mobile della pressa. La parte stampata viene così estratta
Il modo in cui la materia plastica fusa riempie lo stampo e si raffredda al suo interno, determina anche la forma e i dettagli che avranno gli oggetti. Perciò è essenziale che il polimero fuso sia distribuito in maniera uniforme nello stampo.
Anche perché oggi si tende ad utilizzare stampi per plastica a iniezione multi-cavità, ossia stampi che permettono una produzione in serie dello stesso oggetto o di diverse parti all’interno di ogni ciclo di stampaggio.
Ora che sai come avviene lo stampaggio per iniezione, cerchiamo di fare il punto sui suoi innumerevoli vantaggi.
Vantaggi della Stampa a iniezione
Scegliere il metodo della stampa a iniezione della plastica offre diversi vantaggi per un’azienda, che si possono riassumere in:
- produzione in volumi elevati;
- cicli di fabbricazione più rapidi;
- costi di lavorazione contenuti;
- Precisione elevata degli oggetti stampati;
- Ripetibilità del ciclo di stampaggio;
- Design personalizzato con stampi si misura.
Il processo di stampaggio ad iniezione della plastica fa leva soprattutto sull’automazione dell’intera produzione che consente la realizzazione di una grande quantità di parti ad ogni ciclo di stampaggio, e con uno scarto davvero minimo. L’altissima precisione del prodotto finito, inoltre, richiede anche una minore necessità di eseguire la finitura delle parti.
Stampaggio ad iniezione: i prodotti firmati Betelli
Lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche si può applicare a tantissimi settori industriali, dal design all’automotive. Questo processo è l’ideale per realizzare, ad esempio, utensileria di raccordo e prototipi funzionali.
La conoscenza e l’esperienza dei tecnici sono fondamentali per definire parametri dello stampaggio ad iniezione specifici in ogni fase, in funzione della tipologia di materiale e delle caratteristiche desiderate.
Grazie a 60 anni di esperienza nel settore, Betelli si posiziona ai primi posti tra le aziende dell’area di Milano e provincia che si occupano di stampaggio di materie plastiche.
Ci avvaliamo di presse e stampi a iniezione per materie termoplastiche e gomme, grazie a cui possiamo vantare un’ampia offerta di articoli tecnici finiti e guarnizioni industriali di generi molto diversi, come: guarnizioni piane in gomma, neoprene o polietilene a bassa o alta densità. E ancora, rondelle piane sottili in molti materiali differenti, tra cui spiccano quelle in gomma compatta o espansa, PVC rigido, Teflon® PTFE, poliammide più o meno rigido.
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